Anche per il 2018 sono state prorogate numerose detrazioni per i lavori di ristrutturazione che permettono di risparmiare sui lavori di manutenzione della casa. In particolare è stato prorogato il bonus ristrutturazioni al 50%, è stato previsto un Ecobonus 2018 con detrazione al 65% delle spese per gli interventi di efficienza energetica che, nel caso dei condomini, può salire al 70% o al 75%, è stato confermato il bonus al 50% per i mobili e gli elettrodomestici così come quello per l’acquisto di finestre e caldaie, che però è stato ridotto dal 65% al 50%.
Come risparmiare sui lavori in casa con le detrazioni per la ristrutturazione nel 2018
Grazie alla detrazioni per la ristrutturazione nel 2018 è possibile risparmiare su numerosi interventi di manutenzione e lavori in casa: la legge di Bilancio 2018 n. 205 del 27 dicembre 2017 prevede infatti di poter detrarre dall’Irpef una determinata percentuale della spesa sostenuta ripartendo la detrazione in 10 anni di imposta, a partire dall’anno in cui si sostiene la spesa e previa documentazione dell’avvenuto pagamento.
Cosa significa questo? Che per esempio, nel caso di una spesa di 10.000 euro per l’efficienza energetica, come per esempio la posa di pannelli solari o l’installazione di termostati smart per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento o raffrescamento domestico, si può detrarre una percentuale del 65%, quindi 6.500, ripartendoli in 10 anni, quindi 650 euro l’anno in meno di Irpef da pagare.
Nel caso di finestre e caldaie invece l’aliquota detraibile è stata ridotta al 50%, quindi nel caso di un intervento del valore complessivo di 10.000 euro, tra beni e manodopera, si potrà operare una detrazione di 5.000 euro in 10 anni, quindi 500 euro l’anno.
Cosa fare per ottenere le detrazioni fiscali per i lavori in casa nel 2018
Per poter usufruire delle detrazioni Irpef previste dai bonus ristrutturazioni per il 2018 non è solo necessario che chi esegue i lavori emetta regolare fattura ma anche che il pagamento avvenga con una forma particolare di bonifico, il cosiddetto bonifico parlante, che può essere sia postale che bancario e che riporta alcune informazioni essenziali affinché l’Agenzia delle Entrate possa svolgere gli eventuali controlli. Relativamente ai pagamenti per i lavori di ristrutturazione e manutenzione degli immobili c’è anche da valutare l’IVA, che in alcuni casi può essere agevolata al 10% anche per l’acquisto dei beni, come spieghiamo approfonditamente qui.
In particolare nel bonifico parlante per le ristrutturazioni edilizie si devono inserire le informazioni relative a chi effettua il pagamento, ovvero il committente che può essere anche duplice nel caso di una coppia o di coniugi, al tipo di lavori effettuati, alla norma di legge in base alla quale si richiedono i benefici fiscali (si possono trovare le diverse diciture sul sito dell’Agenzia delle Entrate), al soggetto a cui si versano le somme in modo da applicare la ritenuta dell’8% prevista dalla legge. Per approfondire le modalità di esecuzione del bonifico parlante puoi leggere qui.