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Scritto il 10 agosto 2017 - Da - In Guide alla ristrutturazione - Con 3262 Visualizzazioni

Quanto costa rifare il bagno?

Le detrazioni fiscali confermate anche per quest’anno invitano senza dubbio a pensare a lavori di rifacimento di alcuni ambienti di casa, in particolare quelli che si logorano maggiormente nel tempo come il bagno. Rifare il bagno può significare interventi più o meno importanti che vanno dalla sostituzione dei sanitari all’eliminazione o rifacimento di vasca da bagno e doccia, compresa di piatto e box, fino alla sostituzione delle piastrelle e in alcuni casi al rifacimento dell’impianto idraulico e di quello elettrico.

Quanto costa rifare il bagno

Ovviamente i costi possono variare e anche di molto, in particolare per quanto riguarda la scelta dei materiali come le piastrelle, la tipologia dei sanitari e della rubinetteria (che possono godere dell’IVA agevolata al 10%), e per la tipologia degli interventi.

Indicativamente un costo al mq medio per il rifacimento del bagno può andare dagli 800 ai 1200 euro al metro quadro, con una spesa minima quindi di circa 3000 euro per bagnetti di servizio di circa 2 o 3 mq e fino a 8000 euro per bagni di almeno 6 mq. Chiaramente la scelta dei materiali può incidere anche sensibilmente su questi prezzi medi ed è sempre consigliato consultare diversi cataloghi come questi per farsi un’idea di massima del costo al mq delle piastrelle, di quello dei sanitari, delle diverse tipologia di piatti doccia o vasche da bagno e di quelli della rubinetteria di marche note e di qualità.

Quanto tempo ci vuole per rifare il bagno

Pianificare degli interventi di ristrutturazione in casa comporta sempre un notevole stress, in particolare per quanto riguarda la durata dei lavori. Ancor più nel caso del bagno, che può risultare non utilizzabile, benché dei seri professionisti sappiano come organizzare i lavori per minimizzare i disagi e rendere agibile comunque il bagno.

Indicativamente per rifare un bagno servono almeno un paio di giorni, nel caso in cui si tratti solamente di sostituire sanitari e rubinetteria, e circa una settimana nel caso in cui siano necessari l’intervento del muratore e dell’idraulico per sostituire le piastrelle, rifare l’impianto idraulico, eseguire lavori di muratura per il sostegno dei sanitari o altri interventi sostanziali.

Consigli per farsi fare il preventivo da idraulico e muratore

Farsi fare più di un preventivo da parte di diversi idraulici e muratori è senza dubbio un buon modo per rendersi conto dei tempi e dei costi indicativi per il rifacimento del bagno. È importante in questa fase non solo che il professionista indichi chiaramente la tipologia di materiali e prodotti che utilizzerà, con il loro costo unitario (nel caso di sanitari e rubinetteria) o al metro quadro (per piastrelle o altri rivestimenti) o complessivo (nel caso di tubature o impianto elettrico) e i tempi stimati e ragionevoli per i lavori di ristrutturazione.

Nel preventivo è bene che siano specificate tutte le voci, comprese quelle per esempio di trasporto e smaltimento dei detriti, la presenza di polizze assicurative a copertura di eventuali danni che dovessero derivare dagli interventi edili e ogni possibile voce di spesa prevedibile prima dell’inizio dei lavori.

La fattura per la detrazione fiscale per la ristrutturazione del bagno

Per poter richiedere e ottenere le detrazioni fiscali relative ai lavori edili di ristrutturazione del bagno è importante non solo l’emissione della fattura da parte di chi esegue i lavori e di chi vende i prodotti come sanitari, rubinetteria e tubature, ma anche che questa riporti la tipologia di intervento e gli estremi fiscali del professionista: solo in questo caso sarà possibile effettuare il bonifico parlante grazie al quale l’Agenzia delle Entrate può effettuare le opportune verifiche e acconsentire alla detrazione fiscale.

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