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Umidità in casa rimedi e consigli


Scritto il 7 marzo 2018 - Da - In Guide alla ristrutturazione - Con 7007 Visualizzazioni

Umidità in casa: rimedi e consigli

L’umidità in casa è nociva per la salute, può provocare danni alle strutture e ai muri e sicuramente, con le sue macchie, è anche un problema estetico. Non appena ci si accorge di avere un problema di umidità in casa è importante capirne le cause, cioè di che tipo di umidità si tratta, valutare i possibili rimedi e correre ai ripari seguendo i consigli di chi ha esperienza nel trattamento dell’umidità in casa.

Umidità in casa: le cause

Fondamentalmente esistono 3 cause principali dell’umidità in casa: le più pericolose sono senza dubbio la risalita dell’acqua, che dal suolo sale attraverso i muri, sfruttando la naturale porosità dei materiali impiegati per la costruzione, e le infiltrazioni, con l’acqua contenuta naturalmente nel terreno che passa attraverso le fondamenta o i muri dell’edificio; c’è poi l’umidità dovuta a condensa, con il vapore acqueo presente nell’aria che si deposita sui muri, in particolare se questi sono perimetrali e freddi.

Insieme a queste 3 cause ci sono alcune possibili concause come un cattivo isolamento delle pareti, l’uso di materiali di scarsa qualità o inadatti, e le eccessive variazioni di temperatura o le differenze tra temperatura interna ed esterna.

Come capire se ci sono problemi di umidità in casa

Capire se in casa ci sono seri problemi di umidità non è poi difficile: se si sollevano i pavimenti in legno, se si stacca l’intonaco dai muri, se ci sono problemi di muffa (o almeno se ne sente il caratteristico odore, come abbiamo spiegato qui), se sui muri compaiono macchie e aloni e, ancor più, se sugli stessi muri compaiono anche le cosiddette efflorescenze (quegli aloni formati da una patina bianca superficiale che è formata dai cristalli dei sali minerali contenuti naturalmente nell’acqua, come si vede nell’immagine di apertura), allora sì, c’è davvero un problema di umidità in casa.

I consigli per evitare l’umidità in casa

In ogni caso, anche prima dell’insorgere di eventuali problemi di umidità in casa, ci sono alcuni consigli che possono evitare il ristagno del vapore e mantenere muri e ambienti asciutti e salubri. Per esempio in cucina, anche in inverno, è sempre bene cucinare non solo accendendo la cappa ma anche lasciando aperta di un paio di centimetri la finestra, in modo da far circolare l’aria; la stessa cosa vale per il bagno, in particolare dopo aver fatto la doccia e soprattutto nei bagni cosiddetti ciechi, che hanno solo la ventola per forzare il ricircolo dell’aria; anche i panni umidi estratti dalla lavatrice possono causare problemi di umidità in casa, motivo per cui è consigliabile in certi casi l’acquisto di una asciugatrice piuttosto che lasciarli appesi in bagno o stesi in casa, peggio ancora sui caloriferi vanificandone il potere calorico e sprecando denaro.

Rimedi naturali contro l’umidità

Oltre all’uso regolare di un deumidificatore, che è sempre una soluzione efficace contro la muffa, ci sono alcuni rimedi naturali e a basso costo che si possono usare per evitare il ristagno dell’umido in casa.

I sali per esempio hanno il grande potere di assorbire naturalmente l’umido, e con una manciata di questi minerali si possono fare dei deumidificatori naturali da posizionare nei diversi ambienti di casa. Se si vuole risparmiare ulteriormente si possono riciclare le bustine di silice che si trovano nelle confezioni delle scarpe o della pelletteria: basta metterle nei cassetti, negli armadi, nelle scarpiere e in ogni luogo in cui può formarsi dell’umidità (quando sembrano non funzionare più a dovere basta rigenerarle in forno per alcuni minuti). Per chi ama l’arredamento di stile etnico e coloniale si possono usare anche le lampade di sale himalayano, che hanno un costo ovviamente superiore ma uniscono il potere assorbente alla funzione decorativa e di illuminazione delle stanze.

Nel caso di cantine, garage e solai si può usare anche la calce, posizionandola in barattoli o vaschette, purché si sia certi che non entri in contatto con bambini, animali e in ogni caso con mani e occhi, data la sua pericolosità.

I rimedi contro l’umidità in casa

Se invece l’umidità si è già manifestata sui muri e i pavimenti di casa bisogna correre ai ripari urgentemente, con alcuni rimedi sicuramente utili.

Togliere l’umidità da infiltrazione

Se si tratta di infiltrazioni, che più spesso arrivano dall’alto a causa di tegole spostate o rotte, balconi e terrazzi non impermeabilizzati a dovere, pluviali deteriorati o tubi rotti, la prima cosa da fare è individuare il punto esatto di infiltrazione dell’acqua. Normalmente i professionisti specializzati in questi interventi usano del colorante alimentare per capire da dove parte, dove passa e da dove esce esattamente l’acqua. Solo dopo aver individuato il percorso di infiltrazione si potrà procedere con i lavori di manutenzione più adatti.

Eliminare l’umidità di risalita

Se invece si tratta di umidità di risalita, tipica delle case storiche o vecchie o delle aree ad alto tasso di umidità, per esempio in prossimità di fiumi e laghi, occorre intervenire su un doppio binario: il primo è quello di risanare le murature deteriorate, il secondo è quello di eliminarne le cause, per esempio impermeabilizzando le fondamenta e i muri fino al livello del bagnasciuga (il livello massimo raggiunto dall’umidità) con prodotti appositi che si possono applicare per iniezione. In questi casi va da sé che la cosa migliore è affidarsi ad aziende e professionisti specializzati, in grado di garantire un lavoro a regola d’arte e duraturo nel tempo.

Rimedi contro l’umidità da condensa

Quando invece si parla di umidità da condensa che si ripete spesso e regolarmente, bisogna partire dal presupposto di una cattiva coibentazione degli ambienti, ovvero delle pareti e della copertura, e dalla presenza di spifferi o dal limitato ricambio d’aria. Che fare allora? Arieggiare frequentemente il locale è il primo passo, benché aprire regolarmente le finestre in inverno possa apparire un controsenso, sostituire gli infissi vecchi, deteriorati o sprovvisti di doppi vetri (che godono ancora della detrazione fiscale dell’Ecobonus); tinteggiare e coibentare i muri con materiali traspiranti e ridurre l’impatto dei ponti termici con una coibentazione a cappotto a regola d’arte.

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